domenica 4 giugno 2017

Dal FaberLab Castigliano a Campi di Norcia: un progetto di ricostruzione e di solidarietà

Martedì 30 maggio 2017 ospite d’eccezione nel nostro Istituto IIS "A. Castigliano" di Asti Roberto Sbriccoli, presidente della Proloco di Campi di Norcia.


“Abbiamo perso tutto ma siamo stati fortunati, non ci sono stati né morti né feriti!”, con queste parole Roberto Sbriccoli  ha “toccato” l’anima di tutti i presenti.



Il susseguirsi di immagini, parole, emozioni riguardo alla situazione dei terremotati a nove mesi dal sisma ha consentito di riflettere sulla drammaticità degli eventi che hanno colpito le zone terremotate ma anche sulla tenacia e la grande forza di volontà di una popolazione che non si arrende e vuole ricostruire quanto perso e rendere il proprio territorio ancora più accogliente.

Alcuni nostri studenti, coordinati dal prof. Emanuele Cotti e da tutti i tecnici e i docenti impegnati nel FaberLab (Mirella Nicastri, Mirko Marengo, Guido Alselmo e altri ancora ...), hanno dato un piccolo contributo all’opera di ricostruzione, mettendo in pratica quanto appreso nelle ore di lezione. La prof.ssa Gianna Corazza ha contattato l'I.I.S. di Norcia, attivando e coordinando la collaborazione con il nostro Istituto insieme al prof. Cotti.

Ho chiesto ad Alessio Savian della classe 1G di descrivere  le diverse fasi progettuali e quanto realizzato: 

"Siamo stati impegnati nella realizzazione del plastico della zona di ricostruzione di Campi e del rosone della Chiesa di San Salvatore con l’utilizzo di un programma, chiamato "Auto-Cad.
Per la realizzazione del rosone abbiamo utilizzato l'immagine fotografica ricavata da internet cambiandone il formato per trasferirla sul programma "Auto-Cad".
Il rosone
Con l'ausilio di strumenti specifici abbiamo ripassato ogni linea che componeva una sola parte, per poi riportarla con i comandi appropriati.
Finito il procedimento di ripasso, abbiamo trasferito il progetto alla macchina per il taglio laser così da poter terminare il lavoro, utilizzando layer diversi a seconda delle tipologie di lavoro: incisione o taglio.
Per la realizzazione del plastico, usando la planimetria di Campi, abbiamo adoperato lo stesso procedimento utilizzato per il rosone. Siamo partiti dal catastale, abbiamo riprodotto la fotografia della Frazione, per poi utilizzare l'ortofotocarta per ottenere le curve di livello in quanto Castello di Campi risulta essere disposto su di un dislivello di quasi 100m.
Il plastico
Dopo il ripasso, il disegno virtuale è stato inviato alla macchina per il taglio al laser.
Terminata la fase di taglio, il plastico è stato seppiato, sono stati incollati i diversi livelli e le abitazioni e infine è stato verniciato con uno strato protettivo.
Al progetto hanno collaborato gli alunni della 1°G e alcuni componenti delle classi 2°G e 2°B."

Alessio in occasione della visita di Roberto Sbriccoli e della consegna di quanto realizzato in laboratorio, si è fatto portavoce di una testimonianza da parte di tutti i ragazzi e i docenti che hanno lavorato al progetto:

“Noi ragazzi abbiamo utilizzato al meglio le nostre capacità e il tempo a disposizione per far sì che il rosone e il plastico venissero belli tanto quanto il vostro paese.
Speriamo che dalle macerie rinasca il paese che c'era prima e volevamo aggiungere che questo evento catastrofico ha sensibilizzato gli animi di tutti noi giovani.
Con questo regalo la scuola vi augura buona fortuna e una buona ricostruzione.
Un ringraziamento speciale va secondo noi a chi ha creduto fino in fondo a questo progetto e a chi ci ha aiutato nella realizzazione dello stesso."



Questa sicuramente è “La scuola per la vita
I ragazzi che hanno realizzato le attività di progetto


da sinistra: R. Sbriccoli - E. Cotti - M. Nicastri







a cura di Stella Perrone

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